«”Agli dei non piace quella roba” disse il barista”. “A volte ci capita, quando qualcuno beve un po’ troppo. Speculazioni cosmiche sull’esistenza o meno degli dei. E un istante dopo un fulmine trapassa il tetto con un biglietto attaccato che dice ‘Sì, esistiamo’ e c’è un paio di sandali che fumano. Cose del genere tolgono tutto l’interesse alle speculazioni metafisiche.”»
Tartarughe divine di Terry Pratchett
Tartarughe divine di Terry Pratchett: le vicissitudini della reincarnazione del dio Om in una piccola tartaruga. Direttamente dal Mondo Disco, un romanzo del re del fantasy satirico.
Brutha è il Prescelto. Il suo dio gli ha parlato, sebbene, ehm, sotto forma di tartaruga. Brutha è un ragazzo semplice. Non sa leggere. Non sa scrivere. È bravino a coltivare i meloni. E i suoi desideri sono pochi e ragionevoli. Vuole rovesciare una tentacolare Chiesa corrotta. Vuole evitare un’orribile e sanguinosa guerra santa. Vuole fermare la persecuzione di un filosofo che ha avuto il coraggio di suggerire che, contrariamente al dogma della Chiesa, Mondo Disco fluttua veramente nello spazio sul dorso di una gigantesca tartaruga (*). Lui vuole la pace, la giustizia e l’amore fraterno. Lui vuole che la Quisizione smetta di torturarlo adesso, per favore. Ma soprattutto ciò che vuole davvero, più di ogni altra cosa, è che il suo dio elegga un altro Prescelto… Il capolavoro di Terry Pratchett, un romanzo unico e divertentissimo, che è anche una dissacrante, amara satira contro i totalitarismi di ogni genere.
(*) Il che è vero, ma la Quisizione non ha nessuna intenzione di ammetterlo?
Tartarughe divine (titolo originale Small Gods) è il tredicesimo ambientato nel Mondo Disco (Discworld).
Il libro, sebbene per molti aspetti semplicistico, non è soltanto un romanzo umoristico, ma contiene una riflessione sulla fede, sul prevalere della gerarchia ecclesiastica rispetto al sentimento del divino, sull’atrocità delle guerre di religione, sulla compassione.
Rispondi