Rimane il fatto che, in ogni modo, capire la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando. Forse la cosa migliore sarebbe dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita. Ma se ci riuscite… Beh, siete fortunati.

Pastorale americana di Philip Roth

Pastorale americana di Philip Roth: l’imponente affresco di un’epoca, tra individuo e storia, vita e scomparsa, desideri, traguardi e perdite.

Scritto nel 1997, Pastorale americana di Philip Roth vinse il Premio Pulitzer per la narrativa del 1998.

Seymour Levov è alto, biondo, atletico: al liceo lo chiamano «lo Svedese». Ebreo benestante e integrato, ciò che pare attenderlo negli anni Cinquanta è una vita di successi professionali e di gioie familiari.
Finché le contraddizioni del conflitto in Vietnam, esplose negli Stati Uniti, non coinvolgono anche lui, e nel modo piú devastante: attraverso l’adorata figlia Merry, decisa a «portare la guerra in casa». Letteralmente. Ma Pastorale americana non si esaurisce nell’allegoria politica; è un libro sulla vecchiaia, sulla memoria, sull’intollerabilità di certi ricordi.
Lo scrittore Nathan Zuckerman, fin dall’adolescenza affascinato dalla vincente solarità dello Svedese, sente la necessità di narrarne la caduta. E ciò che racconta è il rovesciamento della pastorale americana: un grottesco Giudizio Universale in cui i Levov, e i lettori, assistono al crollo dell’utopia dei giusti, al trionfo della rabbia cieca e innata dell’America.

«Pastorale americana è un romanzo di quattrocento pagine che finisce con un punto interrogativo. Questo è ciò che lo rende grande».

«The New Yorker»

Ho sposato un comunista (1998) e La macchia umana (2000) sono gli altri due romanzi di Roth che, assieme a Pastorale americana di Philip Roth compongono la cosiddetta seconda trilogia in cui compare il personaggio di Nathan Zuckerman, alter ego dell’autore.

La trasposizione cinematografica del 2016

locandina di American Pastoral, diretto e interpretato da Ewan McGregor tratto dal romanzo Pastorale americana di Philip Roth

Dal romanzo di Philip Roth è stato tratto nel 2016 l’omonimo film American Pastoral, diretto e interpretato da Ewan McGregor, al suo esordio alla regia e con Dakota Fanning nel ruolo di Merry Levov e Jennifer Connely in quello di Dawn Dwyer Levov.

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