Nato sul finire dell’era vittoriana, Bert Pinnegar è un orfanello goffo e impacciato con una gamba più lunga dell’altra. Dopo aver trascorso l’infanzia tra i campi a raccogliere fiori selvatici e a evitare contadini arrabbiati, a quattordici anni Bert inizia il suo apprendistato come giardiniere di una nobile dimora e, nel corso degli anni, ne diventa il leggendario capo giardiniere soprannominato “Il Vecchio Gramigna”.
La sua fama valica i confini della tenuta, egli è il giudice più stimato in qualsiasi competizione florovivaistica nonché il mago delle coltivazioni più bizzarre: le sue fragole in Aprile sono proverbiali, così come alcune varietà di fiori dai colori inimitabili, frutto di un’attenta e puntigliosa cura che lo porta spesso ad ingaggiare vere e proprie dispute sulla fioritura delle begonie. Inframmezzato da piccole perle di saggezza sulla cura delle piante, questo romanzo è non solo un intelligente e comico ritratto di un personaggio che ricorderà ai lettori il maggiordomo Jeeves, ma anche un omaggio tenero e nostalgico alla vita di campagna e all’arte del giardinaggio visti attraverso settant’anni di cambiamenti sociali.
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