« — C’è una richiesta continua di lavoro per le Macchine. In ogni modo, perché la Società Geografica dovrebbe occuparsi di questa faccenda? Perché dirottare fondi dal necessario lavoro di esplorazione in terre straniere? Penso piuttosto che una indagine parlamentare…
— Ma il governo manca dell’ampiezza di visione necessaria, del gusto per l’avventura scientifica, dell’oggettività. Ma supponiamo che siano le Macchine della Polizia, invece che quelle dell’Istituto di Cambridge, per esempio. Cosa ne direste in questo caso?
— Le Macchine della Polizia? — disse Mallory. L’idea era alquanto straordinaria. — Come potrebbe la Polizia essere d’accordo per prestare le sue Macchine?
— Le loro Macchine sono frequentemente inutilizzate di notte — disse Oliphant. »La macchina della realtà di Bruce Sterling e William Gibson
La macchina della realtà di Bruce Sterling e William Gibson: il romanzo che ha reso celebre il genere Steampunk.
Prima venne la macchina a vapore, poi la Macchina della realtà: come sarebbe il mondo, se il computer fosse già stato inventato nel XIX secolo? La vera storia di Charles Babbage e del suo Calcolatore analitico è narrata in questo romanzo, insieme alle sue sorprendenti conseguenze. In un’Inghilterra tecnologicamente avanzata dove impera la dittatura tecnocratica di Lord Byron, l’unica rivale è la Francia; innovazioni come carte di credito e fast food sono pronte a rivoluzionare il mondo vittoriano. A Londra la civiltà informatica è già all’avanguardia, anche se il paesaggio urbano ricorda quello di un romanzo di Dickens… Un libro in cui l’invenzione non si ferma mai e il mondo del futuro si specchia in un passato credibilissimo, ricostruito nei più inquietanti particolari.
La macchina della realtà di Bruce Sterling e William Gibson (The Difference Engine), del 1990, è spesso indicato come l’opera che ha dato inizio al filone dello steampunk, anche se in realtà è piuttosto quella che lo ha reso popolare tra gli appassionati di fantascienza, dato che già in precedenza erano state scritte storie ascrivibili a questo genere, e il termine stesso risale almeno al 1979.
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