Lo squalo di Peter Br. Benchley, il romanzo dal quale è stato tratto il grande classico di Steven Spielberg

Lo squalo

«Hendricks riabbassò il ricevitore e guardò l’orologio. Le cinque e dieci. Il Capo si sarebbe alzato tra un’ora, e Hendricks non ci teneva a svegliarlo per una faccenda vaga come la denuncia di una persona scomparsa. Per quel che risultava, in quel momento la ragazza poteva spassarsela tra i cespugli con qualche bel tipo incontrato sulla spiaggia. D’altra parte se le onde l’avessero ributtata a riva da qualche parte, il Capo Brody avrebbe preferito che ci si occupasse della cosa prima del ritrovamento del corpo da parte di una bambinaia al seguito di un paio di marmocchi, e potesse diventare una grana grossa.

Buon senso, ecco quel che ci vuole, continuava a ripetere il Capo; ecco cosa distingue un poliziotto in gamba. E la sfida all’intelligenza, insita nel mestiere di poliziotto, aveva avuto un certo peso nella decisione di Hendricks di entrare a far parte della polizia di Amity, quando era tornato dal Vietnam. Lo stipendio era discreto: 9.000 dollari all’inizio, 15.000 dopo quindici anni, oltre i vari contributi e indennità. Un posto nella polizia offriva sicurezza, orari regolari e la possibilità di non annoiarsi: non solo dare una scrollata a ragazzotti turbolenti, o arrestare ubriachi, ma occuparsi di furti con scasso e, ogni tanto, di casi di violenza carnale (l’estate precedente, un giardiniere di colore aveva violentato sette ricche signore di razza bianca nessuna delle quali era stata disposta a presentarsi in tribunale per testimoniare contro l’uomo) e, a un livello un po’ più elevato, l’occasione di diventare personaggio rispettato e utile all’interno della comunità. Inoltre fare l’agente ad Amity non era molto pericoloso: di certo nulla di simile a come fare il poliziotto in una grande città.»


Lo squalo di Peter Br. Benchley. Edizione del Kindle. 

Una notte d’estate sulla spiaggia di Amity, Long Island, un uomo e una donna si lasciano andare a lunghi giochi d’amore. Poi la donna si tuffa in acqua per una nuotata. La mattina seguente il suo cadavere viene ritrovato poco lontano, orrendamente mutilato. L’assassino è una spaventosa creatura degli abissi marini, il terribile squalo bianco mangiatore di uomini. Il capo della polizia, Martin Brody, intende chiudere la spiaggia, ma il sindaco e la cittadinanza si schierano contro di lui, temendo ripercussioni negative sull’economia del luogo, basata sul turismo. Ma quando il mostro torna a colpire uccidendo un bambino, Brody inizia la sua caccia, mentre l’intera comunità viene paralizzata dall’incubo di una presenza quasi demoniaca.

L’autore Peter Benchley prese spunto per il romanzo dagli attacchi di squalo del Jersey Shore del 1916 e dalla notizia di un pescatore che aveva catturato uno squalo bianco di due tonnellate al largo di Long Island.

THE JAWS: IL FILM DI SPIELBERG DEL 1975

Dal romanzo è stato tratto nel 1975 il film Lo squalo, diretto da Steven Spielberg ed interpretato da Roy Scheider, Robert Shaw, Richard Dreyfuss, Lorraine Gary e Murray Hamilton. Fu il film che decretò il successo al cinema di Spielberg, che sino ad allora aveva diretto prevalentemente film per la TV.

Lo squalo di Steven Spielberg, il film tratto dal romanzo di Peter Br. Benchley

Sull’onda del successo del primo, sono in seguito stati realizzati tre sequel de Lo Squalo: Lo squalo 2 (1978), Lo squalo 3 (1983) e Lo squalo 4 – La vendetta (1987)


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