«La Vecchia Central School era ancora in piedi, decisa a tenere dentro di sé i propri segreti e i propri silenzi. La polvere di ottantaquattro anni di gessetti da lavagna flottava ancora nei rari raggi di luce che filtravano all’interno, così come le reminiscenze di otto decenni di riverniciature, che risorgevano dalle scale buie e dai pavimenti scuri e che pennellavano d’odore di mogano – odore di bara – l’aria intrappolata all’interno. I muri della Vecchia Central School erano talmente spessi da poter assorbire qualsiasi suono, mentre le alte finestre, con i vetri ormai chini e aggobbiti dalla vecchiaia e dalla gravita, tingevano l’aria di una spossatezza color seppia.»
L’estate della paura di Dan Simmons
L’inverno e L’estate della paura di Dan Simmons: le stagioni dell’orrore all’Old Central School.
L’ESTATE DELLA PAURA
Elm Haven, Illinois, 1960. È estate, la scuola è appena finita e cinque ragazzi di 12 anni stanno cementando un’amicizia che durerà tutta la vita e assaporando i primi, timidi corteggiamenti alle loro coetanee. Ma, fra i giochi in mezzo ai campi di grano assolati e le spensierate corse in bicicletta, qualcosa si nasconde in agguato. Una mostruosa entità senza tempo sta mietendo vittime fra i ragazzi della Old Central School, e gli adulti o rifiutano di capire quel che sta succedendo o sono essi stessi emissari di quel Male. Toccherà proprio a quei cinque amici indagare sulla natura di quell’incubo tremendo e affrontare il mostro, prima di finire anche loro preda della sua rapace avidità. E così Mike, Duane, Dale, Harlen e Kevin vivranno il loro passaggio all’età adulta lottando contro un arcano abominio che infesta le ore del buio… Postfazione di Riccardo D’Anna.
L’INVERNO DELLA PAURA
«Quarantuno anni dopo che ero morto, nel corso di un inverno molto rigido, il mio amico Dale tornò alla fattoria dove ero stato assassinato. So cosa state pensando. C’è quel vecchio aneddoto giornalistico relativo a quando William Randolph Hearst ebbe bisogno di qualcuno che andasse a fare un servizio sull’inondazione avvenuta a Johnston e mandò un giovane reporter alle prime armi, per il quale quella rappresentava la grande occasione della carriera. Il giorno successivo il novellino telegrafò al giornale di Hearst le seguenti parole: OGGI DIO SEDEVA SU UNA COLLINA SOLITARIA AL DI SOPRA DI JOHNSTON, INTENTO A CONTEMPLARE ADDOLORATO LA VIOLENTA DISTRUZIONE OPERATA DALLA NATURA.»
L’inverno della paura di Dan Simmons
Sono passati 40 anni, e Dale Stewart fa ritorno a Elm Haven. Già autorevole professore di college e romanziere accreditato, ha messo a repentaglio carriera matrimonio e adesso l’oscurità gli si sta chiudendo intorno. Nelle ultime ore della notte di Halloween, Dale arriva nella morente cittadina dove ha trascorso la sua fanciullezza sperando di trovare nell’isolamento pace e voglia di ricominciare una vita normale. Tuttavia, la scelta di sistemarsi in una fattoria fuori città da tempo abbandonata, un tempo abitazione di un suo strano e geniale amico morto drammaticamente nella terribile estate del 1960, si rivela l’ennesimo di una lunga successione di errori. Laggiù, infatti, Dale non è solo: è stato seguito in quella casa dalle ombre dei suoi demoni personali, che ora distorcono la realtà, facendole assumere nuove, orribili forme. Poi, in anticipo sulla stagione, una fitta coltre di neve scende a rivestire ogni cosa….
Rispondi