«Quando arrivò Bill Barnett con cinque altre persone, c’erano già riuniti qualche decina di membri dell’osservatorio, compresi Jensen, Rogers, Emerson e Harvey Smith. A una parete avevano appeso una lavagna, lo schermo, ed era pronta la macchina per proiettare le diapositive. Nel gruppo di Barnett c’era un solo personaggio sconosciuto e lo presentarono agli altri: si chiamava Dave Weichart. Marlowe, che aveva spesso sentito parlare della bravura di questo brillante fisico ventisettenne, disse fra sé che Barnett evidentemente aveva fatto del suo meglio per portarsi dietro della gente sveglia. “La cosa migliore,” cominciò Marlowe, “è spiegare le cose cronologicamente, cominciando dalle lastre che Knut Jensen mi ha portato a casa ieri sera. Ora ve le mostro e così capirete perché ho convocato qui questa riunione d’emergenza.” Emerson, che manovrava il proiettore, mise la diapositiva che Marlowe aveva fatto con la prima lastra di Jensen, quella impressionata la notte del 9 dicembre 1963. “Il centro della macchia scura,” continuò Marlowe, “è in Ascensione Retta 5 ore 49 minuti, Declinazione meno 30 gradi 16 minuti, all’ingrosso.” “Un bell’esempio di globulo di Bok,” disse Barnett. “Quanto è grande?” “Circa due gradi e mezzo.” Si sentì un fischio di meraviglia. “Geoff, tieniti pure la tua bottiglia di whisky,” disse Harvey Smith. “E anche la mia cassa,” aggiunse Bill Barnett mentre gli altri ridevano.»
La nuvola nera di Fred Hoyle. (Feltrinelli Editore 2020. Edizione Kindle)
La Nuvola nera di Fred Hoyle, il realistico romanzo sul contatto con un’intelligenza extraterrestre in una forma inaspettata.
1964, osservatorio astronomico di Monte Palomar. Si scopre che un’immensa, e mai vista prima, nuvola di gas interstellari si sta pericolosamente avvicinando al sistema solare. Si tratta di un organismo vivente, antichissimo, grande come l’orbita di Venere, con una massa analoga a Giove, che sta puntando dritto sulla Terra. Il rischio è quello di un’autentica catastrofe per gli umani. Si cerca il modo di correre ai ripari prima che sia troppo tardi. Ma la comunità degli scienziati, oltre alla minaccia della Nuvola nera, si trova a dover affrontare anche la reazione dei politici, il cui proposito sarebbe quello di celare all’opinione pubblica la scoperta per non creare allarmismo. La Nuvola però, nella sua distruttività, forse nasconde delle sorprese positive. Potrebbe trattarsi di un’intelligenza, un possibile contatto con l’universo e il preludio a una conoscenza superiore, sebbene possa sembrare fantascienza.
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