Iperborea e oltre

«Io, Satampra Zeiros da Uzuldaroum, adoprerò la sinistra per scrivere – giacché non posseggo ormai che questa sola mano – il memoriale di tutto ciò che occorse a Tirouv Ompallios e a me nel tempio del dio Tsathoggua, che giace negletto da umana venerazione ai margini estremi invasi dalla giungla del suburbio di Commoriom, la capitale dei sovrani iperborei da lungo tempo deserta. Intingendo il calamo nel succo violetto della palma-suvana, che con gli anni invecchia assumendo una rossiccia coloritura sanguigna, vergherò la mia storia su una robusta membrana ricavata da cuoio di mastodonte, affinché serva di monito a tutti gli onesti ladri e avventurieri che potrebbero prestare orecchio a quanto certe leggende menzognere sussurrano a proposito dei perduti tesori di Commoriom, venendone perciò tentati.»

Da “la storia di Stampar Zeiros” di Clark Ashton Smith – Iperborea e oltre. MONDADORI. Edizione del Kindle. 

Iperborea e oltre di Clark Ashton Smith, i racconti dark fantasy delle civiltà perdute di Mu e Lemuria fino agli insondabili abissi stellari

Oltre il vento del Nord, sorge la mitica terra di Iperborea. Un regno preistorico immaginato già dagli antichi Greci, dove tra foreste primordiali sorgono templi popolati di vergini sacre e sacerdoti corrotti. Qui Clark Ashton Smith ambienta una serie di storie connotate da un’insolita ironia, che hanno avuto un’influenza decisiva su tutto il genere sword&sorcery e pulp.

Questo volume contiene quindi racconti pseudostorici e poemetti lirici ambientati in questa pretesa culla della razza umana, ma anche nei continenti perduti di Mu e Lemuria, sul pianeta Marte e ancora più in là… Fantasie, sogni e soprattutto incubi che spalancano i confini del tempo e dello spazio, tra scenari interplanetari e metacosmici.