Io venía pien d'angoscia a rimirarti: il gioco letterario di Michele Mari sull'infanzia del giovane Giacomo Leopardi

Io venía pien d’angoscia a rimirarti

«18 febbrajo 

Oggi non potei osservar mio fratello. L’umore atrabiliare della signora Madre mi consigliò il partito di star chiuso tuttodí nella mia stanza. Poi a cena l’arcano fu svelato: al mattino s’era presentato il Fattore (che omen nomen fa Fattorini, ve’ lepidezza!) per denunciare l’occision di tre pecore, da lui rinvenute nella stalla con la gola orrendamente squarciata, diceva, come assalite da un lupo: che tuttavia, fatto strano, non se n’era cibato, ed era fuggito non lasciando altra traccia che poche gocce di sangue sull’aja. L’umor nero della signora Madre nasceva da qui, che da’ lupi non si può esiger risarcimento in moneta, ch’altrimenti da quei delle fiabe ei non viaggiano con borsigli e non favellano in voci umane! Il signor Padre diede disposizione al Fattore che ricompri le pecore a Senigallia.»

Io venía pien d’angoscia a rimirarti di Michele Mari (Einaudi 2016 Edizione del Kindle). 

Io venía pien d’angoscia a rimirarti: il gioco letterario di Michele Mari sull’infanzia di Giacomo Leopardi

Recanati, 1813. In un austero palazzo nobiliare, il giovane Orazio Carlo tiene un diario nel quale riporta le parole e le azioni del fratello maggiore, Tardegardo Giacomo. Ad attirare l’attenzione del ragazzo è il comportamento misterioso di Tardegardo, che si diletta di poesia e ha tranquille abitudini da erudito, ma è anche roso da una sconvolgente irrequietezza. Nel frattempo, in paese, alcuni episodi cruenti turbano la serenità degli abitanti. Si alternano così la rivisitazione della vita e delle opere di un giovane poeta e gli elementi di un romanzo nero, come delitti efferati, coincidenze lunari e antiche vicende di sangue. Riprendendo i modi della prosa italiana dell’Ottocento, il romanzo è l’esecuzione musicale di un apocrifo leopardiano, ed è al contempo un’originale variazione sul tema del doppio.

Trasposizione cinematografica di Io venía pien d’angoscia a rimirarti di Michele Mari

locandina di Hai mai avuto paura? film di ambra principato ispirato al romanzo Io venía pien d'angoscia a rimirarti di Michele Mari

In forma parziale dal romanzo è stato liberamente tratto il film horror “Hai mai avuto paura?” scritto e diretto da Ambra Principato.


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