«Si trovavano in una delle zone più pericolose del mondo, le alte vette inviolate dellHindu Kush, che ospitavano i fuorilegge talebani, zona di raduno dei combattenti di al-Qaeda, gli individui che odiavano gli Stati Uniti come nessun altro mai, quanto meno dopo i tempi in cui la Germania nazista aveva schiacciato il continente europeo.»
Interceptor di Patrick Robinson
Interceptor di Patrick Robinson: i SEAL nuovamente sul campo contro il terrorismo internazionale.
Il capitano di vascello Jimmy Ramshawe, neodirettore della National Security Agency di Fort Meade, è in allarme. Ma non è il solo: anche i vertici del Pentagono, della CIA e dell’FBI, per non parlare del governo israeliano, sono attoniti davanti alla sentenza del giudice Osborne della corte di appello di Washington, che ha dichiarato liberi di tornare alle loro case quattro sanguinari terroristi islamici, rinchiusi da cinque anni nel carcere di Guantanamo. Negli ambienti militari la convinzione è unanime: i quattro jihadisti, una volta raggiunti i campi di addestramento di al-Qaeda sulla inaccessibile montagne dell’Hindu Kush, al confine tra Afghanistan e Pakistan, tenteranno un attacco terroristico di enorme portata ai danni degli Stati uniti, il Grande Satana. Bisogna evitare un altro 11 settemrbe. E c’è un solo uomo capace di portare a termine la missione architettata da Jinny Ramshawe: l’ex capitano di corvetta del SEAL Team 10 Mackanzie Bedford, che accetterà di rischiare la propria vita, ma a un’unica condizione…
Rispondi