Incontro con Rama

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«Alle 9 e 46, ora media di Greenwich, dell’11 settembre dell’estate eccezionalmente bella del 2077, quasi tutti gli abitanti dell’Europa videro comparire in cielo, a oriente, una palla di fuoco incandescente. Nel giro di pochi secondi diventò più luminosa del Sole e, mentre procedeva attraverso il cielo in un silenzio assoluto, si lasciava dietro una ribollente colonna di polvere e di fumo. Cominciò a disintegrarsi in un punto imprecisato al di sopra dell’Austria, producendo una serie di esplosioni talmente violente che più di un milione di persone ebbero l’udito danneggiato per sempre. E furono ancora i più fortunati. Muovendosi a una velocità di cinquanta chilometri al secondo, una massa di mille tonnellate di roccia e metallo precipitò sulla pianura dell’Italia settentrionale, distruggendo in pochi istanti l’operato di secoli.
Padova e Verona furono cancellate dalla faccia della Terra, e le superstiti glorie di Venezia sprofondarono definitivamente sott’acqua, mentre le onde dell’Adriatico si avventavano rombando l’entroterra a suggellare l’opera di distruzione delproiettile venuto dallo spazio.
Seicentomila persone persero la vita, i danni ammontarono a più di mille miliardi di dollari. Ma le perdite subite dall’arte, alla storia e dalla scienza, e quindi da tutta la razza umana per il resto del tempo, furono incalcolabili. Fu come se nel giro di una sola mattina si fosse combattuta e persa una violenta guerra, e furono pochi coloro che poterono ammirare, una volta depositata la polvere provocata dalle distruzioni, le albe e i tramonti più splendidi mai visti dall’epoca dell’esplosione del Krakatoa.»

Incontro con Rama di Arthur C. Clarke

Incontro con Rama di Arthur C. Clarke: uno dei capisaldi della Fantascienza Hard, con una data spaventosamente premonitrice, un’avventura scientifica, ironica e drammatica.

L’opera è considerata uno tra i migliori esempi di fantascienza hard grazie alla cura maniacale prestata dall’autore nel descrivere, con elevata plausibilità scientifica, gli ambienti in cui si svolgono le vicende dei personaggi, i quali nello stile tipico di Clarke sono poco caratterizzati e finiscono ben presto per essere solo un espediente grazie al quale portare avanti la narrazione.

Incontro con Rama di Arthur C. Clarke è stato tradotto in più di trenta lingue e ha ottenuto i maggiori riconoscimenti della letteratura fantascientifica quali i premi Nebula, Hugo, Jupiter e Campbell Memorial.

11 settembre, data fatidica: in quel giorno (ma nel 2077) un grosso meteorite si abbatte sulla Pianura padana, devastandola. Per evitare che disastri del genere possano ripetersi, viene approvato d’urgenza il progetto Guardia Spaziale, con il compito di catalogare e studiare l’orbita degli asteroidi nel sistema solare. Poi, nel 2130, i radar della Guardia Spaziale individuano un oggetto che sulle prime viene scambiato per un grosso asteroide, ma che è in realtà un oggetto volante sconosciuto. Il comandante Norton riceve l’ordine di esaminare da vicino, con la sua astronave Endeavour, il silenzioso colosso, e se possibile sbarcarvi. È la storia di questa memorabile visita che Arthur C. Clarke ci racconta col suo inimitabile piglio avventuroso e scientifico, ironico e drammatico, magistralmente realistico e carico di affascinanti aperture sull’Universo.

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