«Forse era proprio questa assenza di ricordi personali che rendeva Kerans indifferente allo spettacolo di quelle civiltà affondanti. Era nato e cresciuto senza mai spostarsi all’interno di quello che, un tempo, era conosciuto come Circolo polare artico (ora zona subtropicale con una temperatura media annua di venticinque gradi) e si era spostato a sud soltanto per unirsi a una spedizione ecologica quando aveva poco più di trent’anni. Le immense paludi e le giungle si erano rivelate un laboratorio di ricerca senza pari, con le città sommerse ridotte a poco più che bizzarri piedistalli.
Eccetto poche persone più anziane, come Bodkin, non c’era nessuno che si ricordasse di avervi vissuto: anche durante l’infanzia di Bodkin, comunque, le città erano state simili a fortezze assediate, imprigionate da enormi dighe e disintegrate dal panico e dalla disperazione come tante Venezie riluttanti ad accettare l’inevitabile matrimonio con il mare. Il loro fascino e la loro bellezza stavano proprio nella loro desolazione, nella strana congiunzione di due estremi della natura, come una corona gettata via e ricoperta di orchidee selvagge.»Il mondo sommerso di James G. Ballard
Il mondo sommerso di James G. Ballard: lo scenario post apocalittico scatenato dal surriscaldamento terrestre in un’odissea che attraversa l’inconscio umano.
Lo scienziato Robert Kerans fa parte di una squadra di ricercatori diretta dal colonnello Riggs che ha l’incarico di perlustrare quel che resta di intere città sommerse dalle acque in seguito a una catastrofe naturale di dimensioni straordinarie. Una sessantina di anni prima delle tempeste solari hanno causato un surriscaldamento globale che a sua volta ha prodotto lo scioglimento dei ghiacci polari e quindi un innalzamento delle acque a livello planetario. Ora, con temperature roventi, tropicali anche ai poli, e in mezzo a lagune malsane, ci si trova di fronte a metropoli irriconoscibili, precipitate come sono in un’atmosfera primordiale, e ai sopravvissuti di una civiltà scomparsa, psicopatici, malnutriti, contaminati dalle radiazioni.
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