Il demone dai capelli bianchi

«Non ricordo quando accadde, forse a poco più di un anno dal matrimonio. Io e Kawamura ce ne stavamo da soli come sempre a pontificare in materia di donne e, siccome affermavo idee diametralmente opposte rispetto al passato, sebbene con qualche indugio, egli si rivolse a me con un’espressione grave e traendo un sospiro.

«Sei proprio un credulone, eh?». Rimasi di sasso sentendo quelle parole.

«Perché dici così?».

«Perché non conosci neppure il significato della parola diffidenza». Mi sembrò ancora più criptico.

«Diffidenza, ma di che parli? Quando si è contornati da persone che non danno adito a strani sospetti, perché non fidarsi?».

«Be’, vedi, al mondo ci sono uomini che non si fidano delle proprie mogli e, per gelosia, commettono atti dissennati».

«Cosa? Ma no, come potrei essere geloso di Ruriko che è innocua come una bambina? Non avrebbe alcun senso!».

Sentita la mia apologia di Ruriko, senza altro aggiungere Kawamura esplose in una sonora risata.

«Perdonami, hai ragione tu! Ruriko è come una margheritina di campo, una ragazza innocente».

Poi, prese a canticchiare una poesia di Wordsworth, The Small Celandine. Era bravo a declamare le poesie inglesi.

Rimasi lì ad ascoltarlo. E quelle misteriose parole da lui pronunciate le accantonai in un angolo della mente, senza immaginare che, prima o poi, sarebbe arrivato l’infausto momento in cui avrebbero nuovamente fatto capolino. Ma non essendo io una divinità, come avrei mai potuto prevederlo?

Ebbene, da quel giorno trascorsero ben due anni, un lasso di tempo in cui non si verificò alcun evento sospetto.

Ruriko si faceva ogni giorno più bella e i nostri cuori erano sempre più vicini. Quello era davvero il Paradiso.»

Il demone dai capelli bianchi di Edogawa Ranpo. Elliot. Edizione del Kindle (2020).

Il demone dai capelli bianchi di Edogawa Ranpo una storia di vendetta ultraterrena tra il gotico di Marie Corelli ed Edgar Allan Poe

Il giovane Omuta Toshikiyo è l’uomo più ricco della città giapponese di S. È sposato con una donna bellissima che è riuscita a fargli superare la sua naturale misoginia e ha un caro amico, bello e spiantato. Un giorno Toshikiyo cade da una rupe e muore. Riaprirà gli occhi in una bara, trasformato in un demone tornato dall’Inferno e, una volta evaso dalla tomba di famiglia, scoprirà che la sua precedente vita non era affatto idilliaca come sembrava ma nascondeva molti inganni. Crollata ogni certezza, decide di dare inizio alla sua vendetta, ispirandosi al nume tutelare di Edmond Dantès, Conte di Montecristo, e guidato da un forte istinto di giustiziere. Edogawa Ranpo, autore di culto anche in Occidente, ha dato vita a un’opera lucida e spietata come un revenge movie del cinema orientale e insieme debitrice al gotico e al noir di Marie Corelli e Edgar Allan Poe, creando un ibrido letterario ricco di fascino, profondamente perturbante.

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