«Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com’è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne. Primo, quella roba mi secca, e secondo, ai miei genitori gli verrebbero un paio di infarti per uno se dicessi qualcosa di troppo personale sul loro conto.»

Il giovane Holden di J. D. Salinger

Il giovane Holden di J. D. Salinger: il capolavoro di J. D. Salinger proposto nella nuova traduzione di M. Colombo.

Sono passati più di sessant’anni da quando è stato scritto, ma continuiamo a vederlo, Holden Caufield, con quell’aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e tutto quello che gli è cascato addosso dal giorno in cui lasciò l’Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perché è arrabbiato Holden? Poiché non lo si sa con precisione, ciascuno vi ha letto la propria rabbia, ha assunto il protagonista a “exemplum vitae”, e ciò ne ha decretato l’immenso successo che dura tuttora. Torna, in una nuova traduzione di Matteo Colombo, il libro che ha sconvolto il corso della letteratura contemporanea influenzando l’immaginario collettivo e stilistico del Novecento.

Il giovane Holden di J. D. Salinger viene pubblicato negli Stati Uniti con il titolo di The Catcher in the Rye ed allude ad una strofa di una nota canzone in Scots attribuita a Robert Burns, Comin’ Through the Rye:

(EN)
« Gin a body meet a body
Coming thro’ the rye,
Gin a body kiss a body
Need a body cry? »

(IT)
« Se una persona incontra una persona
Che viene attraverso la segale;
Se una persona bacia una persona
Deve una persona piangere? »

Il titolo nasce dalla storpiatura del secondo verso della strofa che il protagonista opera involontariamente in uno dei passaggi più importanti del romanzo quando, interrogato dalla sorella Phoebe su cosa voglia veramente fare da grande, risponde, ispirandosi alla scena evocata dalla poesia di Burns, “colui che salva i bambini, afferrandoli un attimo prima che cadano nel burrone, mentre giocano in un campo di segale”. In inglese, l’espressione suona bizzarra per l’immagine che evoca ma è formata da termini comuni: catcher indica anche il ruolo del ricevitore nelle squadre di baseball, mentre rye è popolare quanto il rye whiskey, un distillato che, secondo le leggi degli Stati Uniti, deve essere prodotto impiegando almeno il 51% di segale.

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