È l’immenso Bajkal che li aspetta, il lago più profondo della terra, gelido e tempestoso, distesa d’acqua sconfinata nell’ancor più sconfinata desolazione siberiana. Nei suoi abissi si affronta la ricerca di un aereo italiano perduto nel 1945, che aveva probabilmente a bordo un contenitore stagno con documenti, tra cui forse i diari di Mussolini.
La fenice del Bajkal di Folco Quilici
La fenice del Bajkal di Folco Quilici: l’avventurosa ricerca dei diari perduti di Mussolini tra le gelide acque del Bajkal.
È un oceano diverso, quello che affrontano in questa nuova avventura Marco Arnei e Sara Morasky: l’immenso Bajkal, il lago più profondo della terra, gelido e tempestoso, distesa d’acqua sconfinata nell’ancor più sconfinata desolazione siberiana. Nei suoi abissi i due oceanauti devono cercare un aereo italiano perduto nel 1945, che probabilmente aveva a bordo i diari di Mussolini destinati all’Imperatore del Giappone. La ricerca si presenta subito pericolosa e carica di incognite, anche perché viene affrontata in collaborazione con un’équipe russa che nelle stesse profondità inesplorate tenta di recuperare quanto resta d’un convoglio carico di armi di inizio Novecento. Dall’intreccio di queste avventure nasce la più difficile impresa dei due oceanauti in un mondo subacqueo e tenebroso mai visto da occhio umano. Ancora una volta Folco Quilici esce dai limiti della saggistica e ricorre, per far conoscere il mare, agli ampi spazi della narrativa, disegnando con maestria i tratti essenziali e immutabili della millenaria avventura umana sopra e sotto la superficie di uno spazio liquido che copre i sette decimi del pianeta.
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