Il dio del deserto

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«”Ignora questo balbettio da poppanti. Prosegui, vecchio amico mio.”
Aton represse un sorriso e proseguì. “Quindi siamo d’accordo, Taita. Abbiamo bisogno di trovare degli alleati e di commerciare con loro. E allo stesso tempo dobbiamo impedire entrambe le cose agli hyksos.”
Fui tentato di replicare con un commento sarcastico, ma lo avevo già irritato abbastanza alla tavola del bao, così annuii con aria seria.
“Come al solito sei andato dritto al punto, infallibilmente, e hai esposto il problema in maniera stringata. Alleati e commercio. Benissimo, cosa abbiamo da mettere sul piatto, Aton?”»

Il dio del deserto di Wilbur Smith

Il dio del deserto di Wilbur Smith: Il grande ritorno del poliedrico Taita, in una grande odissea tra le grandi civiltà dell’antichità.

Taita il mago. Il medico. Il poeta, il consigliere intimo del faraone Mamose e poi del figlio, Tamose. Taita, l’uomo che regge nell’ombra le sorti dell’Egitto. Non c’è pace per lui, tanto più ora che ha avuto anche l’arduo compito di occuparsi, come tutore e mentore, delle due vivaci figlie dell’amata regina Lostris. Tehuti e Bakatha, così intelligenti, passionali e così uguali alla madre, di cui Taita è stato amante spirituale e di cui ha raccolto le ultime parole sul letto di morte. A complicare la non facile situazione si aggiungono gli affari di stato e la minaccia degli Hyksos. Che hanno ormai invaso il delta del Nilo. Costringendo il faraone a ritirarsi nel sud del paese. Per tentare di scacciarli Taita dovrà chiedere l’appoggio del re di Creta, il potente Minosse. Ma ogni alleanza vuole un pegno in cambio. E il pegno è un sacrificio estremo per Taita. A malincuore parte su una flotta diretta a Creta, che porta in dono a Minosse due vergini, Tehuti e Bakatha. Ma le due giovani, più inclini alle regole del cuore che alla ragion di stato, si innamorano del luogotenente di Taita e di un soldato della flotta e il sacerdote teme che le trattative con Minosse possano saltare. Tra mille peripezie, avventure e visite a luoghi esotici e pieni di meraviglie, come Babilonia e Sidone, Taita riesce finalmente a sbarcare a Creta. Ma minacce ancora più imponenti incombono sul suo destino…

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