«Nella luce dorata del primo mattino Stuart McConchie spazzava il marciapiede di fronte alla Modern TV Sales & Service, con l’orecchio attento alle automobili che passavano lungo Shattuck Avenue e alle segretarie che si affrettavano sui tacchi a spillo verso i loro uffici, tutti piccoli movimenti e gradevoli profumi di una nuova settimana, un nuovo momento in cui un buon venditore poteva realizzare un bel po’ di cose.»
Cronache del dopobomba di Philip K. Dick
Cronache del dopobomba di Philip K. Dick: il racconto della caduta e della speranza dell’umanità tra le ceneri atomiche.
Che cosa accade dopo la fine del mondo? Cosa avviene quando la Bomba – quella di cui tutti parlavano dal 1945 – viene finalmente lanciata? Apparso nel 1963, Cronache del dopobomba narra il mondo dopo il lancio dell’ordigno che ha messo in ginocchio l’umanità, cancellando dalla faccia della terra città ed esseri viventi. I sopravvissuti non sono più uguali a prima, ma rappresentano l’embrione di una stirpe che ha innestato sulle malinconie di una civiltà al crepuscolo il vitalismo confuso di una razza agli albori. L’intero pianeta viene rappresentato da una piccola comunità californiana, in cui i superstiti vivono aggrappati alle onde radio che provengono dallo spazio. Il loro profeta è Walt Dangerfield, l’astronauta rimasto bloccato in orbita prima della catastrofe atomica, e che dal cielo trasmette alla Terra nastri musicali e pedagogici.
Un’opera epica e travolgente, un’ipnotica rappresentazione dell’imperitura speranza che Dick ripone nel genere umano.
Rispondi