«Ci credereste che l’app stabilì il record mondiale di download nelle prime ventiquattr’ore dall’uscita?
Allora Arkel si abbandonò allo schienale della poltrona, sospirò e disse: – e adesso che facciamo, Pol? Il nostro programma sperimentale non ha più senso, ormai. Nessuno ci seguirà più. Adesso chi vuole farlo, o può fare per qualcosa, e non per il lancio di una moneta, virtuale per giunta… Che cosa possiamo fare?
– Temo che ci sia solo una cosa che possiamo fare, Leo.
– Che cosa, Pol?
– Farlo anche noi.
– Farlo anche noi?
– Certo, Leo, ma meglio.
– E come potremo noi farlo meglio?
– Noi faremo davvero il mutamento.»
Cosmopedia di Alessandro Vietti
Cosmopedia di Alessandro Vietti, l’immaginifico viaggio attraverso il mutamento tra IA, cambiamento climatico, e avanzatissimi futuri preistorici
Sinossi
Oggi: cosa succederebbe se la scienza scoprisse che l’umanità può realizzare qualsiasi cosa, purché miliardi di persone si concentrino nello stesso momento sulla stessa intenzione? Si potrebbe guarire – o uccidere – chiunque, modificare il corso della Storia. E quali implicazioni avrebbe una simile scoperta se anche le intelligenze artificiali sviluppassero la capacità di sfruttare lo stesso potere? Domani: la Caduta della Volta costringe tre giovani quyr a lasciare la forestavivente, alla ricerca di un luogo da chiamare Casa. Accompagnate dalla saggezza di Madrechesa e dalla protezione della bastet Njm, incontreranno il terrore e la meraviglia, toccheranno la morte e le stelle, impareranno cosa significa ramificare e ascolteranno dalla Terra le storie fantastiche che hanno plasmato le loro radici. Affrontando i temi cruciali del nostro presente, dal cambiamento climatico all’impatto delle intelligenze artificiali sulle nostre vite, Cosmopedia parla della responsabilità che abbiamo nel dare forma al futuro che ci aspetta. La scrittura nitida e immaginifica di Alessandro Vietti ci accompagna in un viaggio iniziatico pieno di orrore e speranza attraverso un mondo che dovremmo imparare a desiderare, perché quel mondo siamo noi.
Recensione
Come muterà il genere umano? Quale potrà essere il volto del mondo a venire? Quando e come inizierà a cambiare? E saremo pronti e disposti a tale cambiamento?
Queste sono solo alcune delle domande che ci pone la lettura di Cosmopedia.
Il romanzo si apre sulle atmosfere aliene della terra di un lontanissimo domani, talmente postumano da assumere un sapore preistorico; tale teatro degli eventi ci mostra una possibile evoluzione della civiltà umana oltre l’antropocene, presentandoci un cambiamento radicale del rapporto dell’uomo con la biosfera del pianeta, con il suo passato e con un modo di vivere il mondo ormai perduto ma che tuttavia, attraverso un ingegnoso sistema di archiviazione mnemonica, rimane vivo in ogni creatura presente e futura.
Mentre assistiamo al viaggio che affrontano delle giovani “quyr” – una sorta di primati evolutisi dall’uomo – alla ricerca di una nuova casa dopo che questa viene spazzata via da un evento cataclismico, in quel distante e preistorico e assieme evolutissimo futuro, ci si sente spaesati e privi di riferimenti, curiosi e terrorizzati, come lo sono le giovani quyr mentre di fronte a loro si srotola un mondo nuovo ancora da scoprire ed esplorare, con le sue meraviglie e i suoi orrori, così come la stessa condizione delle creature quyr ci appare assieme meraviglioso e inquietante, seducente e disturbante.
Alla storia delle quyr, si sovrappongono i racconti antichi della vecchia terra, che come nell’antichità venivano tramandati di fronte al fuoco, i nuovi umani tengono vivi e tramandano, e assieme ad essi e al patrimonio memetico ravvisabile nei termini della nuova semantica del remoto futuro nel quale risuonano echi del passato, si ricostruiscono parti del grande puzzle della grande mutazione umana.
Ma le narrazioni sono frammentate, parziali, soggettive; nonostante ci raccontino la storia degli uomini e le donne che hanno avuto un ruolo chiave nello sviluppo di quella che sarà la metamorfosi, ci fanno intuire la dinamica degli eventi lasciandocene il piacere e l’onere della ricostruzione e della decrittazione.
Benché il romanzo narri di situazioni distanti dal lettore, i suoi riferimenti hanno un luogo emotivo e psicologico estremamente vicini a noi.
Sì perché, Cosmopedia non narra solo di un pianeta Terra e di un’umanità che hanno subito cambiamenti radicali e che per questo sono diventati cose molto distanti da come li conosciamo, di come porci di fronte ai cambiamenti climatici e alla possibilità di convivere con esseri viventi dall’intelligenza artificiale, ma parla anche della diffidenza e del timore che proviamo quando ci poniamo di fronte ai cambiamenti e alla possibilità che tali cambiamenti possano essere in qualche modo decisi e determinati da una comunione d’intenti e da una volontà condivisa che magari non coincide con la nostra personale visione del cambiamento.
Sebbene mantenga l’impronta solarpunk nelle tematiche (ecosostenibilità, equità sociale, ecc), Cosmopedia non rimane rinchiuso in una scatola ideologica o di ottuso ottimismo a tutto tondo: a mio parere Vietti è riuscito a mantenersi lucido nel raccontare anche di quanto i cambiamenti e le trasformazioni avvenute non siano prive di pericoli e crudeltà sia nella loro attuazione che nei loro risultati. Nel libro vi è inoltre una costellazione di pericoli e di probabili sviluppi deleteri delle forze in gioco che potrebbero probabilmente essere materiale per altri lavori, dato che anche in questo romanzo si trovano numerose citazioni a altri libri dell’autore.
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