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casa Morselli-Sanna
venerdí 22 marzo
Il segreto è tenere la punta di metallo tra il pollice e l’indice, e sfregare. Solo un paio di strofinate, non devi esagerare. Il segreto è controllare che il mercurio salga ap- pena sopra la riga dei trentotto e poi rimettere il termo- metro sotto l’ascella. Il segreto è chiudere quasi gli occhi, aggrottare un po’ la fronte e aspettare che mamma torni.»
(Condominio R 39 – Fabio Deotto)
C’è qualcosa di vischioso nel Condominio R39. Un’aria viziata che toglie il respiro. Varcarne la soglia è come entrare in una gabbia di cui solo i bambini possiedono le chiavi. In una tradizione narrativa che va da Ballard a Polanski, il vicino di casa è sempre stato una figura minacciosa. E con Deotto torna a fare paura. Un vecchio biologo infermo ossessionato dalla decomposizione. Una giovane che lavora in un night club e il suo fidanzato, dediti a pratiche erotico-esoteriche. Un’ex attrice di grandi speranze la cui mente è ora preda di fantasmi. Un ragazzino di dieci anni oppresso dall’affetto morboso della madre. Sono gli inquilini di una palazzina di Milano dove si consuma un atto violento e all’apparenza inspiegabile. Delle indagini è incaricato un commissario dal passato oscuro e dal presente tormentato. La realtà prende forma un tassello alla volta, in un’atmosfera che si fa sempre piú tesa, fino a comporre un mosaico gotico che costringe i protagonisti a fare i conti con ciò che davvero sono.
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