Metteteci un anziano istrione ricco e molesto, due professoresse universitarie sul fare dei cinquanta, una vice ispettore di polizia in calze di nylon contenitive. Figli enigmatici, fratelli cleptomani, nipoti teppisti. Aggiungete la Londra dei mercanti d’arte, la Milano dei formaggi industriali, la montagna della grappa alla vipera. Saint-Tropez, Brigitte Bardot e Gunter Sachs. La frivola intelligenza degli anni sessanta. Nostalgia, gorgonzola, ucraini, mucche. La formula dell’adrenalina, le caldane, il cuore di mamma. Un cocktail comico irresistibile. Agitate e servite.
Una commedia italiana di Piersandro Pallavicini
Una commedia italiana di Piersandro Pallavicini: l’irresistibile ironia di un cocktail narrativo 100% italiano.
Carla Pampaloni Scotti ha cinquant’anni, una netta somiglianza con Ave Ninchi, è professoressa di Chimica alla Statale di Milano, è sposata con un fisico geniale, ha un figlio quindicenne purissimo nerd. La sua collega e amica della vita è Paola Ottolina: bassa, grassa, occhialuta, irrimediabilmente brutta e sola, con le sue fattezze da can-bulldog. O almeno così sostiene il vecchio Alfredo Pampaloni, padre di Carla, ex industriale. Un ottuagenario che guida la sua Jaguar come Manuel Fangio, che prepara i Martini migliori del mondo, che indossa sempre giacca blu, pantaloni bianchi e mocassini senza calze, come un playboy anni sessanta. Agosto 2012: Alfredo Pampaloni convoca tutti a Solària. Nella futuribile villa di famiglia arriva Carla con suo figlio e l’Ottolina, e da Londra arriva Edo, con i suoi gemelli biondi e una moglie maleducata. E allora subito: il vecchio Pampaloni porta i figli da un notaio per cedere loro la casa di Solària e quella di Milano; Edo chiede conto dei milioni di euro da ereditare che sembrano svaniti; la villa e i suoi occupanti sono vittime di aggressioni incomprensibili, un’accetta conficcata nella centralina elettrica, scritte ingiuriose sui muri, palle di fuoco che scendono dal crinale. Ed è da qui che parte un intrigo che mescola il misterioso passato del capofamiglia con un presente minaccioso, affrontato con l’aiuto del vice ispettore Erica Daldosso, rughe e capelli d’argento. Il passato si sgroviglia. Ed è quasi tutto da ridere.
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