«Lo avevano portato lí poco prima di Natale. Un regalo per la truppa, il pezzo forte per il nuovo circolo ricreativo. Poi Merry Christmas, Happy New Year, ritorni in famiglia, vacanze: i lavori erano stati sospesi e l’avevano lasciato lí, a far compagnia a due poltrone, un tavolo, il vecchio juke-box e la foto del presidente appesa al muro.
Che razza di situazione! L’inattività era davvero snervante. Dubbi e ipocondrie assalivano la fiducia in se stessi. Sarò ancora capace di fare bene il mio lavoro? Riusciranno a farmi funzionare anche qui, cosí lontano da casa? Tornerò a far ridere la gente, a interessarla con le notizie, a commuoverla? McGuffin non aveva risposte. Si consolava ripensando alle glorie passate e ogni tanto, per non lasciar morire la speranza, sbirciava fuori dalla porta in attesa che qualcuno si prendesse cura di lui.
Finito di assemblare il 16 febbraio 1953 nelle fabbriche della McGuffin Electric, presso Pittsburgh, Pennsylvania, era stato uno dei primi modelli Deluxe sfornati dall’azienda. A fine mese la famiglia Bainton lo aveva acquistato in un negozio di elettrodomestici di Baltimora. Fin dai primi vagiti, McGuffin si era dimostrato un televisore fuori dal comune.»54 di Wu Ming
54 di Wu Ming, il romanzo del famoso collettivo di scrittori sul dopoguerra italiano.
54 di Wu Ming narra di storia, della nostra storia, ma non solo. Non è dopoguerra, è solo un’altra guerra. Ed è un mondo che sta nascendo. Dietro la divisione in blocchi, ideologie e frontiere si stanno sgretolando: merci e droga non conoscono confini. Dall’Italia a Mosca a Hollywood, tra balere, incontri di boxe ed espatri clandestini, vibra una folla di protagonisti, spinti da una corrente che li travolge e li supera, verso uno sbocco ignoto. Nuovi eretici, ex partigiani, narcotrafficanti, agenti segreti, figli in cerca di un padre si muovono e si sfiorano, inconsapevoli pedine di un grande disegno. Tra loro c’è Cary Grant, l’attore che da due anni non gira un film, il grande di umili origini la cui eleganza diventa il metro di misura della dignità personale, sull’orlo di un’onda che travolgerà tutto. Sui flutti, come la bara in Moby Dick, galleggia un misterioso televisore, simbolo di progresso tecnologico e di radioso avvenire…
«Non chiedetemi come abbia fatto il clan Wu Ming a sferrare questo nuovo colpo. So soltanto che la loro miscela di inusuale satira e oltraggioso burlesque è frizzante come la bottiglia del miglior prosecco».
The Independent
Wu Ming è un collettivo di scrittori provenienti dalla sezione bolognese del Luther Blissett Project (1994-1999), divenuto celebre con il romanzo “Q“.
A differenza dello pseudonimo aperto “Luther Blissett“, “Wu Ming” indica un preciso nucleo di persone, attivo e presente sulle scene culturali dal gennaio del 2000. Il gruppo è autore di numerosi romanzi, tradotti e pubblicati in molti paesi, e nel 2008 descrisse parte della propria produzione come appartenente a un corpus di opere che propose di chiamare, provvisoriamente, New Italian Epic.
In cinese mandarino “wu ming” significa “senza nome” (caratteri tradizionali: 無名; caratteri semplificati: 无名; pinyin: wú míng) oppure “cinque nomi” (cinese: 五名; pinyin: wǔ míng), a seconda di come viene pronunciata la prima sillaba. Il nome d’arte è inteso tanto come tributo alla dissidenza (“Wu Ming” è un modo di firmarsi frequente presso i cittadini cinesi che chiedono democrazia e libertà di parola) quanto come rifiuto dei meccanismi che trasformano lo scrittore in divo.
Il collettivo Wu Ming fa parte di una fondazione informale, la Wu Ming Foundation, che comprende anche altri progetti, come la punk-rock band Wu Ming Contingent, il blog Giap e l’officina di narrazioni Wu Ming Lab.
Il libro “54 di Wu Ming” è stato tradotto in numerose lingue, tra cui inglese, olandese, portoghese e spagnolo; ogni traduzione è stata pubblicata sotto licenza Creative Commons BY-NC, allo stesso modo del romanzo, in modo che sia possibile a chiunque riprodurre l’opera, purché a scopo non commerciale. Il libro, in formato elettronico, è scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale del collettivo Wu Ming.
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